martedì 5 maggio 2015

livres de chevet - Uomini in pigiama


Comincia l'analisi dei componenti, è incipit per l'esegeta, sono qui per darti pienamente ragione, è da un po' che ti sto dietro, la fenomenologia dell'infanzia con tutti i crismi, non l'avrei mai detto pensa, è con gli strumenti che ci mancano che facciamo il mondo, alcune parole comunque troppo altisonanti, di tutto ciò che potevi segnalare, un furto, a proposito, giusto una curiosità, come fai appena nato a sapere la buffoneria degli oggetti, comunque è una pagina già piena di testo, obiettivo del colpo d'occhio raggiunto, riconosco una forma orgogliosamente intenzionale, mi sembra che tu stia crescendo, senso di marea, al trotto sui tempi dello sviluppo, sei nato pronto insomma e non siamo neanche a metà pagina, sono stato bravo?, tu sei stato bravo, non te ne fregherà niente ma sappi che ti copierò, il poetichese intendo, che odi tanto, a un certo punto comunque la spari abbastanza grossa, dirai ovviamente che era funzionale, l'appassionato sguardo in retrospettiva di un'enciclopedia, questo atto di tradimento è qui, ed è adesso, serve a ricordarmi di disperare, sono quasi pentito, ci vai giù pesante con le notazioni sensoriali, confermo che sei cresciuto, già, sarà stato questo l'ultimo testo che hai scritto, già, ci scommetto, chissà la novità, ti stai allargando, anche un riferimento sessuale del tutto gratuito, funzionale già, no comment, l'ultimo pezzetto sta dietro, poche righe per fortuna, era ora, cazzo ci hai voluto sbattere in faccia tutta la vita, non credo sia la tua, bello comunque, non potrei fare meglio neanche con tutto l'impegno del mondo, eccolo qua, l'accidente del corpo, magari ti sottovaluto, oh finisce spiazzando



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A fianco, già sono stupito, il lampo di un'inquadratura, si parla di un guasto, praticamente questo è quel discorso sulla luce che prima..., potrei chiuderla qui, sei stato bravissimo, complimenti davvero, si vede che c'eri portato, il tuo primo corsivo nel primo punto in cui ti sei dimostrato davvero geniale, l'avevo capito che volevi giocare il gioco del macro e del microcosmo, una direzione che in qualche modo trattenga, che mi stai indicando, già capisco poco di mio, piccolo stacco. Sul resto invece non ho capito una poetica mazza, sono stufo e voglio farla breve, sembra la messa in cantiere di un progetto, o un augurio lasciato cadere così, o un avviso di pericolo, come il tutto possa ricollegarsi a prima, no sul serio questa è veramente difficile, sei stato molto bravo, ma sei stato proprio tu a vendermi questa cosa, io mi sono consegnato, e adesso andando così spedito con i mezzi retorici che vuoi?, insomma si capisce che gli occhi da lenire sono una realtà inemendabile, la sfericità dei fianchi un rapido pensiero che non vuol dire, troppo difficile, ti rendo omaggio, ti copierò, stremato, se il buongiorno si vede dal mattino